Non esiste solo il lavoro del cuoco per gli appassionati di gastronomia.
Se hai un’idea particolare di cucina, che vorresti far conoscere a tutto il mondo, potrebbe essere un’ottima idea quella di scrivere un libro, nella speranza che qualcuno rimanga colpito dal tuo concetto di arte culinaria e decida di contattarti.
Forse già sai tutto questo, e hai già prodotto la tua creazione per far conoscere a tutto il mondo la tua idea di gastronomia. Molti grandi chef sono diventati famosi in tutto il mondo non tanto per il loro lavoro nelle cucine, quanto per aver diffuso un concetto diverso di arte culinaria.
Per far conoscere il tuo libro a tutto il mondo, non ti resta che trovare una casa editrice interessata a pubblicarlo.
Sappiamo quanto possa essere difficile trovare un editore che voglia distribuire il tuo libro, soprattutto se si tratta di un genere di nicchia come quello dell’editoria culinaria.
Fortunatamente per te, però, abbiamo selezionato una lista di 13 case editrici per libri di cucina. Sono sparse in tutta Italia, e ciò che hanno in comune è il fatto di essere in attività e la possibilità di pubblicare il tuo libro senza richiedere alcun esborso economico.
Continua a leggere per conoscerle tutte!
1. Giunti Editore
Come potevamo non fare un grande nome come prima scelta?
Giunti Editore è un gigante nel settore dell’editoria italiana. Va da sé che, poiché si tratta di una delle case editrici più in vista da sempre, avrai già capito che affonda le radici nella storia dell’Italia di metà Ottocento. A Firenze, nel 1841, nasce una tipografia per volere dei fratelli Paggi e, tra i primi e più prolifici scrittori, figura Collodi, uno dei maestri della nostra letteratura.
Per la sua tradizione così antica, Giunti Editore è sempre stato uno degli editori più famosi, come lo è oggi. Questo porta a benefici e svantaggi, per uno scrittore che vuole vedere il suo libro pubblicato.
Il vantaggio di scegliere Giunti è che il suo catalogo specializzato in arte culinaria è molto ampio e non si specializza in pochi argomenti precisi: si passa dai prodotti regionali, alle diete e alla tradizione del caffè.
Lo svantaggio è rappresentato dal fatto di essere un editore estremamente in vista che, di conseguenza, riceve ogni giorno migliaia di proposte editoriali.
Vale comunque la pena provare a far pubblicare la propria creazione a Giunti Editore, perché significherebbe trovare subito il frutto della tua penna nelle più grandi librerie. Per inviare la tua proposta editoriale, devi compilare il form che trovi qui.
2. Morellini Editore
Morellini Editore è una casa editrice con sede a Milano. Anche in questo caso non si tratta di un editore specializzato, piuttosto ha la tendenza di mescolare più tipologie di generi. Nella sezione dedicata alla biografia dell’azienda, si legge “Quando ideiamo una collana o un libro, quando scegliamo di dare voce a un esordiente”. Se pensi, quindi, che queste case editrici dal nome altisonante possano limitarsi a pubblicare libri di autori sentiti e risentiti, hai capito male. Come vedi, si tende a dar voce a chi non ha mai espresso la sua opinione, anche per quanto riguarda i concetti di cucina. Ed ecco che, per esempio, tra i libri culinari pubblicati c’è “Una cucina di idee”, dello chef Yasu San, sconosciuto al pubblico prima della distribuzione del suo libro.
Per quanto riguarda l’invio delle proposte editoriali, su questo link trovi tutte le indicazioni necessarie. Viene richiesto un contributo solo a chi ha scritto Narrativa e, certamente, non è il tuo caso.
3. Guido Tommasi Editore
Se ti abbiamo parlato di due case editrici non specializzate e caratterizzate da una distribuzione di generi vari, preparati a scoprire qualcosa di nuovo. Rimaniamo a Milano, ma questa volta ti parliamo di Guido Tommasi Editore. Per gli amanti della cucina, guardare i vari argomenti presenti nel catalogo sarà il paradiso: dalla cucina di tutto il mondo a quella prettamente regionale, dalla cucina salutista a quella delle feste. Insomma, questa casa editrice pubblica libri culinari di ogni tipo, purché siano scritti in modo da interessare i lettori.
Tra gli autori pubblicati si notano anche personalità di spicco in Italia, come Csaba della Zorza ma anche a livello internazionale, come Stéphane Reynaud.
Di qualsiasi cosa tratti il tuo libro, comunque, troverai una collana dedicata di cui potrebbe far parte sul sito di Guido Tommasi Editore.
Per quanto riguarda l’inoltro delle proposte editoriali a questa casa editrice, non viene spiegato esplicitamente come fare. Tuttavia, non c’è scritto nemmeno che non accettano nuove proposte, per questo ti suggeriamo di contattare una delle email che trovi al termine di questa pagina.
4. Antares Casa Editrice
Se pensi che l’editore di cui ti abbiamo appena parlato sia specializzato, aspetta di conoscere Antares Casa Editrice. Stavolta non si tratta di un genere in particolare, ossia quello culinario, piuttosto di un argomento specifico, ossia la tradizione piemontese. Antares nasce nel 1994, indovina un po’, in Piemonte e, in particolare, in provincia di Cuneo.
L’obiettivo dell’editore, come leggiamo sul sito nella sezione culinaria, è di promuovere la cucina tradizionale piemontese anche all’estero: incredibilmente, infatti, Antares pubblica libri del genere anche in lingua inglese, per riuscire a rivolgersi ad un target estremamente più ampio.
Se vuoi pubblicare la tua creazione con Antares Casa Editrice, non serve nemmeno sottolineare la necessità che si tratti di un libro di cucina e, in particolare, di cucina piemontese. Se rispetti questi canoni, puoi seguire le indicazioni che trovi qui.
5. Graphot Editrice
Rimaniamo in Piemonte, ma questa volta ci spostiamo nel suo capoluogo, ossia Torino. Ti parliamo di Graphot Editrice, che non è sicuramente specializzata in cucina. Oltre a questo genere, infatti, si rivolge agli amanti di storia, sport e perfino romanzi noir. Vogliamo sottolineare, però, come ben due libri tra le novità proposte sulla homepage sono libri di cucina. Questa casa editrice, fondata nel 1984, più che di generale arte culinaria, si occupa delle bevande. Dal vermouth agli amari, passando per il gin, Graphot potrebbe essere la scelta perfetta se hai scritto un libro sul buon bere.
Purtroppo, non è facile capire se la casa editrice in questione sia interessata a nuove pubblicazioni. Da nessuna parte, però, è scritto il contrario. Quindi, anche se non abbiamo trovato sezioni dedicate agli scrittori emergenti, se hai scritto un libro sui liquori o simili, ti suggeriamo di contattare Graphot Editrice tramite l’email indicata qui.
6. Slow Food Editore
“Slow Food Editore nasce nel 1990 con l’intento di difendere il cibo ‘buono, pulito e giusto’”. Così si apre la sezione dedicata alla biografia di questa casa editrice di Bra. Come avrai capito, dopo averti elencato editori che ritenevano l’arte culinaria uno dei tanti generi, siamo passati a una casa editrice specializzata. Se hai scritto un buon libro di cucina, sicuramente troverai un accordo per la distribuzione con Slow Food Editore.
Le collane sono di tutti i tipi e, con ogni probabilità, ce ne sarà almeno una in grado di contenere il tuo libro: ricette regionali, guide su come fare la spesa, scuola di cucina e approfondimenti sulle materie prime. Non pensare che gli autori siano tutti grandi nomi del panorama culinario internazionale! Abbiamo visto anche autori emergenti, come James Hoffmann, che ha scritto un approfondimento sul caffè.
Non ci sono molte informazioni su come allegare al meglio la propria proposta editoriale, ma almeno Slow Food Editore propone un’email specializzata per l’invio dei manoscritti. La trovi nella sezione contatti, ossia qui.
7. Quadò Editrice
Quadò Editrice è un editore di Modena che, dal 1999, pubblica riviste e libri di cucina e di pasticceria. Ti sfidiamo ad entrare in una di quelle poche edicole che sono rimaste in città: la maggior parte delle riviste a tema culinario che troverai, sono distribuite da Quadò. Per questo, potrebbe essere difficile trovare un accordo di pubblicazione con questo editore, che ormai si affida ai soliti scrittori e ai soliti cuochi per la stesura delle ricette.
Comunque, gli argomenti affrontati spaziano in ogni direzione, quindi se hai scritto un libro di ricette, seppur tradizionali, hai molto in comune con il catalogo proposto da Quadò.
Tentare, ovviamente, non costa nulla. Magari riuscirai a convincere la redazione. Ciò che complica ancora di più la faccenda è che non c’è una sezione dedicata alle proposte editoriali che, comunque, non sono esplicitamente rifiutate. Ti suggeriamo di utilizzare il form nella sezione contatti che trovi qui, anche se, nei tuoi panni, terremmo questo editore come opzione secondaria.
8. Bibliotheca Culinaria
Continuiamo sul filone delle case editrici specializzate in culinaria con un editore sicuramente più accessibile e meno “industriale”. Ti parliamo di Bibliotheca Culinaria, con i suoi oltre 30 anni di attività e i suoi oltre 300 titoli pubblicati in questo arco di tempo. Nella sua biografia personale leggiamo “i nostri autori non sono scelti in funzione del loro valore mediatico, ma del loro talento culinario”. Senza dubbio, un enunciato del genere dovrebbe spingerti a scegliere Bibliotheca Culinaria come prima scelta per la distribuzione del tuo libro, perché non leggeranno il tuo nome, ma la tua idea di cucina, che deve essere interessante.
Nel catalogo si trova di tutto, dalla cucina molecolare alla pasticceria tradizionale, passando per le singole ricette su pollame e carne di manzo.
Se avessimo scritto un libro di cucina, non ci penseremmo due volte ad inviare la proposta editoriale a Bibliotheca Culinaria, perché ti assicura una valutazione oggettiva, necessaria per il tuo lavoro. Per mostrare il tuo lavoro alla redazione, devi seguire le indicazioni riportate qui.
9. Panozzo Editore
Più su ti abbiamo parlato di una casa editrice specializzata in una regione, in particolare quella piemontese. Anche Panozzo Editore si specializza, ma non in un genere e nemmeno in una regione: questo editore si concentra su una città in particolare, Rimini.
Per quanto riguarda la sezione culinaria, comunque, leggiamo che Panozzo Editore pubblica “libri che parlano di gastronomia e offrono ricette gustose e storie di cibi e di saperi quasi dimenticati”. Non si parla di Rimini o dell’Emilia Romagna, quindi immaginiamo ci sia una maggiore tolleranza sugli argomenti.
Controllando il catalogo, in effetti, notiamo libri che parlano di porchetta, che ha poco e niente a che fare con Rimini, ma anche piadina, squacquerone e molto altro.
In sintesi, se hai scritto un libro di arte culinaria che sia legato all’Emilia Romagna, devi assolutamente proporlo a Panozzo. In altri casi, ti suggeriamo di vederlo come una seconda scelta.
Non ci sono form specifici o email destinate all’inoltro delle proposte editoriali. Comunque, non è menzionato da nessuna parte che la casa editrice non accetta manoscritti di autori emergenti, per questo ti suggeriamo di utilizzare una delle email indicate qui.
10. Sagep Editori
Continuiamo la lista di editori specializzati a livello regionale con Sagep Editori. Ti abbiamo parlato di editoria piemontese, romagnola e ora passiamo a quella ligure. Sagep ha più di cinquant’anni di esperienza alle spalle nel settore ed è stata fondata a Genova. Come negli altri casi, non si tratta di editori specializzati in un genere, quindi la parte gastronomica non ricopre un ruolo primario. Comunque, se il tuo libro di arte culinaria coinvolge la cucina della Liguria, con le sue trofie, i lievitati e il pesce fresco, allora può essere un’ottima idea contattare questa casa editrice.
Anche per quanto riguarda Sagep Editori, non è specificato come fare per inoltrare la propria proposta editoriale. Tuttavia, se credi che il tuo libro possa essere tranquillamente contenuto nel loro catalogo, ti consigliamo di utilizzare una delle email che trovi nella sezione contatti, ossia qui.
11. Solferino
Sicuramente non può essere la prima scelta per chi ha scritto un libro di cucina. Per carità, questa casa editrice di Milano ha pubblicato grandi nomi, soprattutto per quanto riguarda l’arte culinaria: Iginio Massari e Alessandro Borghese sono solo due degli autori di questo editore. Comunque, dopo aver dato uno sguardo al catalogo, ci rendiamo conto che Solferino potrebbe essere la scelta giusta per chi scrivere Narrativa o Saggistica.
Se cerchi una seconda scelta, Solferino può fare per te. Per quanto improbabile sia la pubblicazione del tuo libro culinario, se ciò dovesse accadere raggiungeresti la fama molto velocemente. Per inviare la tua proposta editoriale a Solferino, compila il form che trovi qui.
12. Editrice Il Punto
Torniamo in Piemonte, ancora una volta con una casa editrice specializzata in usi e costumi del territorio regionale. Editrice Il Punto può essere la scelta giusta per chi ha scritto un libro di gastronomia piemontese, anche perché nel catalogo dedicato all’arte culinaria non c’è altro a parte libri sulle tradizioni regionali.
Dal 1978, questa casa editrice organizza mostre e mercatini letterari a Torino, quindi ci sarebbero anche altri mezzi per far conoscere a tutta Italia la tua creazione letteraria.
Purtroppo, non ci sono sezione specifiche per l’invio delle proposte editoriali, ma non è specificato che la casa editrice non accetterà le creazioni degli scrittori emergenti. Se vuoi far conoscere a Il Punto il tuo libro, ti suggeriamo di utilizzare una delle email in questa pagina.
13. Gemma Edizione
Gemma Edizioni è una casa editrice di Ceccano, un paese in provincia di Frosinone, nel Lazio. Pensiamo che possa essere un’ottima scelta per te, che hai appena finito di scrivere il tuo libro di arte culinaria. Questa volta non si tratta di un editore specializzato, né a livello regionale, né per quanto riguarda il genere. La buona notizia, però, è che propone una collana per i libri di cucina.
Se ti interessa far conoscere a Gemma Edizione la tua creazione, devi seguire le precise e dettagliate indicazioni che trovi qui, cercando la sezione dedicata alla collana Cook, ossia quella per i libri di cucina.
Matteo Incelli è uno scrittore instancabile e uno scrittore accanito. Passa le sue giornate traducendo romanzi dall’inglese e scrivendo articoli su tutto quello che più gli interessa. Nel tempo libero che gli resta studia ciò che non conosce e passeggia nel parco con il suo beagle.