“Come si scrive un libro?” è questa domanda che molto probabilmente ti ha portato a questa guida.
E in questa guida completa, andremo a coprire tutte le fasi della scrittura di un libro – dalla ricerca, alla scrittura, alla pubblicazione del libro che hai scritto.
Abbiamo quindi diviso la nostra guida in tre sezioni principali che corrispondono alle tre fasi della pubblicazione di un libro: la pianificazione, la scrittura, e la pubblicazione.
Table of Contents
- Prima parte: pianificare il tuo libro
- 1. Definisci lo scopo del libro
- 2. Definire il genere o nicchia del tuo libro
- 3. Definisci l’audience
- 4. Leggi libri all’interno del tuo genere o nicchia
- 5. Scrivere la proposta editoriale per le case editrici tradizionali
- 6. Suggerimenti per l’autopubblicazione
- Seconda parte: scrivere il tuo libro
- 7. Chi scrive il libro?
- 8. Suggerimenti per ingaggiare un ghostwriter
- 9. Creare una scaletta dettagliata ed un titolo per il tuo libro.
- 10. Scrivere il libro
- 11. Fissare un programma di lavoro
- 12. Creare dei traguardi quotidiani e settimanali
- 13. Immagini, tabelle, ed altri elementi assortiti
- Terza parte: Revisionare, rifinire e pubblicare il tuo libro
- 14. Revisioni preliminari
- 15. Revisione su vasta scala
- 16. Ingaggiare un redattore professionista
- 17. Rifinire la scrittura
- 18. Trovare dei lettori beta
- 19. Revisione finale prima della pubblicazione
- 20. Copertina professionale
- 21. Biografia d’autore professionale per un libro di non-fiction
- 22. Pubblicare il tuo libro
- 23. Promuovere il libro prima e dopo la sua uscita
- Conclusione
Prima parte: pianificare il tuo libro
La fase di pianificazione della scrittura di un libro è la più importante. In questa fase, costruirai i pilastri su cui si basa il tuo libro. I suggerimenti che ti offriamo in questa fase non sono ovviamente il vangelo, ma sono stati concepiti per avviarti con facilità alla stesura del tuo primo libro.
1. Definisci lo scopo del libro
Che cos’è lo ‘scopo del libro’?
Questo termine potrebbe apparire fuorviante – specialmente perché potresti avere diverse ragioni per le quali stai scrivendo il libro. La verità, però, è che ogni libro, sia di fiction che di non-fiction, deve avere uno scopo importante – aiutare o assistere.
I libri di fiction, di memorie, ed altri (che non siano primariamente manuali) aiutano i lettori dando loro una distrazione, uno strumento di evasione, un intrattenimento. Romanzi, memorie e biografie conducono in viaggio i propri lettori – a volte un viaggio metaforico, altre volte un viaggio fisico – ma comunque un viaggio.
Altri libri di non-fiction, come i libri di cucina, le guide di viaggio, i libri di self-help, funzionano in modo opposto. L’intenzione di questi libri è più diretta, rispetto ai tipi di libri che abbiamo menzionato precedentemente. Tuttavia, hanno tutti lo stesso scopo – aiutare i lettori a risolvere un problema.
E così devi fare anche tu.
2. Definire il genere o nicchia del tuo libro
Per un romanzo, qual è il genere complessivo e il sottogenere? Per esempio, se stai scrivendo un romanzo rosa paranormale, il genere complessivo è “romanzo rosa” ed il sottogenere è “paranormale”.
Per la non-fiction, non parliamo del tipo di libro, ma della sua nicchia. Nicchia è il termine che si usa per definire una certa specializzazione di un argomento – per esempio, se stai scrivendo una guida di viaggio, la sezione viaggi avrà varie nicchie.
Un altro esempio è la cucina: ci sono molti libri diversi su varie cucine, quindi, ci sono molto nicchie diverse, con diverse opportunità.
Perché è importante definire il tuo genere o nicchia?
Perché devi conoscere la tua competizione.
Quando hai imparato a concentrarti su di un genere o nicchia, puoi trovare altri libri che vi appartengano, e leggerne le recensioni. Leggi tutte le recensioni. Leggi le recensioni positive tanto quanto quelle negative, facendo attenzione a ciò che i lettori vi hanno trovato di buono, ma anche ciò che non è piaciuto.
Un’altra cosa da definire è se il mercato sia inondato di libri in quella nicchia. Per esempio, puoi dare un’occhiata al periodo in cui vanno per la maggiore (Natale, primavera, estate, ecc.) o vedere se ci sono troppi libri pubblicati di recente nello stesso genere.
Puoi usare queste informazioni per determinare quando pubblicare il tuo libro, e questo può essere veramente importante se lo stai autopubblicando.
D’altra parte, se hai un blog, o un altro tipo di presenza online, e hai molti follower, dovresti definire la nicchia, ma non hai bisogno di aspettare un certo periodo per pubblicare il libro.
3. Definisci l’audience
Quando cominci a leggere recensioni, puoi procedere a definire l’audience. Ci sono molti modi diversi di ricercare la tua audience, ma guardare le recensioni degli altri libri all’interno dello stesso genere o nicchia è il modo migliore per scoprire cosa vuole leggere la maggioranza dei tuoi lettori.
Questo ti può aiutare a definire meglio lo scopo del libro e ti sarà quindi di grande aiuto nella stesura – perché saprai quale tipo di approccio e quale tipo di stile di scrittura “parlerà” meglio alla tua audience, che è in fin dei conti lo scopo finale – compiacere i lettori.
4. Leggi libri all’interno del tuo genere o nicchia
Come menzionato in precedenza, è importante conoscere la tua audience. Ecco un paio di vantaggi che deriveranno dal leggere altri libri nella tua nicchia:
- Saprai se le cose che presenti nel tuo libro sono già state trattate in un altro libro.
- Vedrai su quali argomenti gli altri scrittori ed esperti nella tua nicchia stanno scrivendo maggiormente – e se puoi contribuire qualcosa di più.
- Mettiti nelle scarpe del lettore: cosa ti piace e cosa non ti piace?
Nota:
Non rubare mai idee o esempi di scrittura facendoli passare per tuoi.
Se scopri qualcosa di nuovo durante la tua ricerca, presentalo come tale e spiega ai tuoi lettori da dove l’hai appreso. Se in un libro di non-fiction incontri esercizi o metodi che vuoi condividere con i tuoi lettori, provali prima tu stesso, e poi condividi l’esperienza.
Inoltre, assicurati di non venir mai accusato di plagio – anche se non hai plagiato nulla da altri scrittori, il solo stigma dell’accusa potrebbe rovinare la tua reputazione, e potrebbero volerci anni su anni, libri su libri, per ripulire il tuo nome.
Ci sono altri vantaggi che derivano dal leggere libri nel tuo genere o nicchia, ma quelli che abbiamo menzionato qua sopra ti aiuteranno a scrivere il tuo libro. Anche se chiedi a qualcun altro di scriverlo per te (ne parleremo dopo), i vantaggi sono ancora maggiori – perché sarai in grado di fornire all’altra persona molti dettagli e materiali di ricerca.
5. Scrivere la proposta editoriale per le case editrici tradizionali
Anche se stai pensando di auto-pubblicarti, dovresti mandare delle proposte alle case editrici tradizionali. Ciò ti offrirà due vantaggi:
- Una panoramica dell’interesse che il tuo libro suscita presso gli editori tradizionali.
- Feedback – che otterrai se mandi sia la proposta editoriale, sia una parte del manoscritto completo, dopo averlo completato.
Si dice che è molto raro che le case editrici tradizionali specializzate in non-fiction firmino un contratto editoriale con un autore mai pubblicato; tuttavia, si dice anche che gli scrittori debbano essere sia bravi che fortunati.
Quindi, non sai mai quali opportunità possano emergere dal mandare una proposta ad una casa editrice tradizionale. E, se hai già una base di follower, le possibilità che una casa editrice tradizionale scelga il tuo libro sono maggiori.
Tuttavia, a tal fine, avrai bisogno di una buona proposta editoriale.
Qua ci sono alcuni suggerimenti su come fare:
- Menziona sempre il fatto che hai già una piattaforma di follower (se ne hai una).
- Spiega, in modo professionale, i vantaggi che i lettori otterranno dal tuo libro.
- Scegli la giusta casa editoriale – non mandare ad una casa editrice accademica il tuo nuovo romanzo rosa di ambientazione storica, per esempio.
6. Suggerimenti per l’autopubblicazione
Come abbiamo già detto più volte, sia qui che nella nostra guida allo scrivere fiction, l’autopubblicazione è un’ottima opportunità per molti scrittori ed esperti in molti settori. Molti autori di bestseller non-narrativi, come Steve Scott, si sono autopubblicati, ed altri ancora erano autopubblicati prima di ottenere un contratto editoriale.
Molti di essi avevano anche una forte presenza online attraverso i loro blog e social media. Ci sono anche scrittori che hanno deciso di autopubblicarsi invece di pubblicare nel modo tradizionale, come fu per il caso di Anthony Hayward.
Ecco alcuni suggerimenti se ti stai autopubblicando:
- Se non hai un blog – iniziane uno. Potrebbe essere costoso, certo, ma devi avere una presenza online prima di pubblicare un libro, specialmente un libro di non-fiction, per affermarti come esperto dell’argomento, e attirare follower che vogliano poi acquistare il libro.
- Tutto ciò significa avere una presenza sui social media – lo ripetiamo, non una presenza personale, a meno che tu non voglia usare come marchio il tuo nome, invece che qualcos’altro.
- Accertati che il libro venga sottoposto ad una revisione e correzione completa per eliminare tutti gli errori.
- Accertati che la copertina del tuo libro abbia un design professionale ed un sunto accattivante.
- Se stai pubblicando un libro di non-fiction, includi una tua foto professionale – non un selfie da dilettante, ma una fotografia professionale, insieme ad una tua breve ma dettagliata biografia.
- È meglio pubblicare un e-book prima di autopubblicare una versione stampata.
- Pubblicare un e-book significa che il tuo libro sarà disponibile quasi in tutto il mondo. Invece, se autopubblichi una versione a stampa, la tua presenza sarà limitata ad un paese soltanto e dipenderà dalle librerie e dagli altri mezzi di distribuzione. D’altra parte, se la maggioranza dell’audience che hai in mente preferisce leggere libri a stampa e vive nel tuo paese, allora puoi optare per l’autopubblicazione a stampa. Ma tiene a mente comunque che questa può essere veramente costosa e potrebbe lasciarti con molti libri invenduti che prendono polvere a casa tua.
Questi suggerimenti valgono per tutti i libri, indipendentemente dal genere o nicchia.
Seconda parte: scrivere il tuo libro
Dopo avere completato tutti i passaggi nella sezione precedente ed averli adattati al tuo libro e al suo scopo, puoi procedere alla seconda fase – scrivere il libro.
In questa sezione, parleremo della stesura vera e propria e di come superare i problemi che possono insorgere durante questo periodo. Ci sono molti modi e metodi di scrivere un libro. Alcuni scrittori (ed anche alcuni esperti di time management) ti diranno che devi definire un certo obiettivo di scrittura quotidiano.
Questo obiettivo di scrittura può essere lo scrivere per due, tre o cinque ore, oppure scrivere almeno 500 parole al giorno. Tuttavia, se non ti senti a tuo agio nello scrivere, allora ciò potrebbe risultare un problema.
D’altro lato, anche gli scrittori non sono sempre a proprio agio nell’atto dello scrivere. S’imbattono in un blocco creativo e hanno giornate in cui vorrebbero strapparsi le unghie piuttosto che scrivere.
7. Chi scrive il libro?
Questa è la prima cosa che devi decidere, soprattutto se questa è la tua prima esperienza di scrittura. Un’altra ragione per cui abbiamo suggerito di iniziare un sito web – un blog – dove inizierai a condividere ciò che sai durante la fase di pianificazione, è il fatto che scrivere un libro di 50.000 – 80.000 parole potrebbe essere un’impresa difficile per chi non ha ancora sviluppato l’abitudine di scrivere tutti i giorni. Avere un blog, d’altra parte, ti avvierà alla pratica dello scrivere tutti i giorni, e quando sei pronto puoi iniziare a scrivere il libro.
Tuttavia, ti consigliamo caldamente di affidarti ad un ghostwriter per scrivere il tuo libro se incontri dei problemi, o semplicemente se desideri concentrarti su altri aspetti relativi al processo di pubblicazione. Anche se hai un blog che aggiorni quotidianamente, scrivere un intero libro è un’impresa impegnativa, e potresti sentirti più a tuo agio se è qualcun altro a scrivere al posto tuo.
8. Suggerimenti per ingaggiare un ghostwriter
Al giorno d’oggi puoi delegare tutto, soprattutto lo scrivere. Ci sono migliaia di scrittori freelance in tutto il mondo e anche se ciò dovrebbe rendere più facile l’ingaggiare un ghostwriter, non è proprio così. Ecco alcune cose da ricordare:
- È sempre meglio pagare un po’ di più per un ghostwriter che ha esperienza.
- Crea un lavoro di prova per lo scrittore prima di ingaggiarlo.
- Chiedi dei tempi di scadenza ben precisi: non vuoi ingaggiare qualcuno per scrivere il tuo libro e, dopo mesi, scoprire che non è stato ancora scritto nulla.
- Chiedi aggiornamenti settimanali o quotidiani.
- Cerca un ghostwriter che abbia già scritto altri libri non-narrativi nella tua nicchia.
- Cerca dei blogger nel tuo genere o nicchia – molti di loro pubblicizzano sul loro blog il fatto che lavorano come ghostwriter.
- Cerca un ghostwriter che abbia delle recensioni positive e, se possibile, chiedi il feedback dei clienti precedenti.
- Sii sempre trasparente nelle tue comunicazioni con il ghostwriter – e pretendi altrettanto.
9. Creare una scaletta dettagliata ed un titolo per il tuo libro.
È sempre meglio avere una scaletta dettagliata prima di scrivere un libro, perché la puoi usare come guida durante il processo di scrittura. Saprai, in ogni momento, cosa hai scritto finora e cosa devi ancora scrivere, con un’occhiata alla scaletta.
Per un romanzo, creare una scaletta significa pianificare in anticipo l’intera storia, prima di metterti a sedere e cominciare a scrivere. È il processo creativo dietro le quinte del romanzo – lo scrittore pianifica tutti gli eventi principali, i colpi di scena e le risoluzioni prima di scrivere una sola parola. Gli antefatti, le mappe e gli eventi cronologici sono pianificati, e quando inizierai a scrivere, non ti perderai. Le scalette tendono però ad esser orientate verso l’intreccio, e a volte l’evoluzione dei personaggi finisce in secondo piano, quindi puoi trovarti a scrivere una storia dove i personaggi non si inseriscono bene – non hanno la mentalità e la motivazione giusta per le cose che fanno, e potrebbe essere che tu debba modificare gli antefatti per assicurarti che l’evoluzione dei personaggi e l’intreccio funzionino in armonia.
Per un lavoro di non-fiction, se la tua ricerca è stata dettagliata ed estensiva, creare una scaletta del tuo libro significherà organizzare le informazioni in modo da presentarle in maniera comprensibile. Se stai scrivendo un manuale, questo è ancora più facile, in quanto avrai bisogno di scrivere istruzioni passo per passo, ed ogni passo ti condurrà a quello successivo. La miglior cosa da fare è escogitare una scaletta ben dettagliata. A quel punto, puoi usare la scaletta per creare l’indice del libro, ma non è necessario che la scaletta iniziale sia la versione finale dell’indice che verrà stampato. In altre parole, non serve che sia perfetta – basta che sia utile.
Puoi trovare il titolo del libro in qualsiasi momento durante la stesura. Potresti trovare un titolo prima di iniziare a scrivere il tuo libro, potresti trovare il titolo mentre stai scrivendo il libro, o potresti aspettare di avere l’inspirazione per il titolo perfetto.
Tuttavia, puoi pensare a delle idee per il titolo prima di iniziare a scrivere il libro – ma dopo aver finito la scaletta. Perché? Perché la tua scaletta – la tua guida – ti indica di cosa possa trattare il tuo libro, che tipo di storia sia, o quale problema possa risolvere ai propri lettori. Puoi escogitare un titolo che sia accattivante, piacevole, e che prometta dei contenuti utili.
Per un libro di non-fiction, se usi le parole chiave più importanti nella tua categoria, il titolo sarà ottimizzato in modo tale da assicurarti che i tuoi potenziali lettori possano scoprirti facilmente con una semplice ricerca su Google, o una ricerca su Amazon, una volta che il tuo libro sia stato pubblicato.
10. Scrivere il libro
Quando si tratta dell’atto di scrivere, ognuno scrive in maniera diversa. L’obiettivo è trovare un modo di scrivere con cui ci sentiamo a nostro agio. Usando la scaletta come guida, puoi definire un programma di lavoro e dei traguardi giornalieri o settimanali per mandare avanti il lavoro.
Quando avrai una buona giornata, scriverai più del tuo obiettivo giornaliero. Ciò non significa che non serve scrivere niente il giorno successivo, continua invece ad andare avanti. Una volta che cominci a scrivere il libro, devi andare avanti, continuare a scrivere, perché altrimenti potresti avere dei problemi. Per scrivere il libro, potrebbe volerci molto più tempo di quel che avevi previsto, causando ritardi al processo di pubblicazione, indipendentemente dal fatto che tu ti stia autopubblicando oppure no.
Se hai ingaggiato un ghostwriter per scrivere il libro, potresti facilitare la stesura nei modi seguenti:
- Metti a disposizione del ghostwriter tutta la tua ricerca.
- Crea una scaletta molto dettagliata e molto descrittiva.
- Assicurati che il ghostwriter sappia ciò a cui deve fare attenzione.
- Assicurati che il ghostwriter sia capace di catturare la tua voce, o la voce dei tuoi blog post (se hai un blog).
Non adottare un approccio negativo nei confronti della scrittura, anche se questa è la tua prima volta. Per facilitarti il processo, prova a registrare la tua voce. Per esempio, immagina di parlare ad un’altra persona, condividendo con questa tutto ciò che sai.
Scegli un capitolo dalla tua scaletta, o parti dal primo. Quando hai finito, trascrivi ciò che hai scritto (puoi anche ingaggiare qualcuno per trascrivere al posto tuo, oppure usare un software che converte il testo in audio). Ciò che otterrai sarà molto vicino ad una prima bozza. Successivamente, ti sarà più facile completare la prima bozza e passare al processo di revisione.
Durante il processo di scrittura, hai bisogno di due cose: avere accesso alla tua scaletta e avere accesso alla tua ricerca. Uno strumento come Scrivener ti può essere di grande aiuto perché ti permette di avere accesso a queste due cose con grande facilità. Puoi sapere, con una sola occhiata, fin dove hai scritto e cosa ti rimane da scrivere. Inoltre, tutta la tua ricerca sarà di facile accesso, così non dovrai perder tempo cercando le informazioni di cui hai bisogno. Spesso, gli scrittori trovano difficile continuare a scrivere quando perdono più di un’ora cercando un pezzettino di informazione.
Tuttavia, tieni a mente che alcuni scrittori trovano che Scrivener li distragga. Con la facilità di accesso, puoi facilmente venir distratto dalle varie opzioni e dalle diverse impostazioni. Il miglior suggerimento che ti possiamo dare a riguardo è quello di provare a scrivere con Scrivener nella versione di prova – se ti distrae troppo, se non capisci bene come usarlo, se non funziona al meglio, allora potrebbe essere preferibile che tu scriva in Microsoft Word, oppure in Evernote, o usare un altro software con cui ti trovi meglio.
11. Fissare un programma di lavoro
Come abbiamo detto precedentemente, puoi fissare un programma di lavoro per far avanzare costantemente la stesura del tuo libro. Ma il programma non dovrebbe essere troppo sicuro di sé. Comunque, quando diciamo programma, non intendiamo dire quante parole scriverai in un giorno – per quello ci sono i traguardi – ma parliamo del programma di lavoro generale dello scrivere un libro.
Innanzitutto, il tuo programma deve includere il tempo che ci vuole per scrivere la descrizione del libro, trovare un buono titolo, e ottenere una buona copertina. Sostanzialmente, devi definire quando finirai di scrivere il libro, quanto a lungo ti ci vorrà per revisionarlo, e se avrai bisogno di un lettore beta prima di pubblicarlo. Tutte queste cose richiedono tempo, quindi, avere un programma può essere la spinta che ti serve per completarle tutte.
Ripetiamo, ricorda di mantenere il programma realistico e aperto alle modifiche. Se il processo di scrittura avviene più velocemente, passa al processo di revisione e alle altre cose da fare, perché non si sa mai dove potresti imbatterti in un problema che causi ritardi.
Diamo un’occhiata ad alcuni esempi.
Poniamo che il libro sia di circa 50.000 parole. Se decidi di scrivere 2000 parole per sessione di scrittura (o al giorno), sono circa 25 sessioni, assumendo che tu riesca a scrivere 2000 parole per sessione. Sono 25 giorni. Puoi stabilire che il tuo manoscritto sia finito in 4-5 settimane. Se metti in programma di trovare un titolo durante lo stesso periodo, puoi successivamente pianificare il processo di revisione.
Assumiamo che tu ti prenda una pausa di una settimana dopo la tua prima bozza e che poi passi due settimane revisionando il tuo libro. Ciò ti porta a 7 settimane. Se metti in programma di ottenere una buona copertina durante lo stesso periodo, e scrivere la tua biografia d’autore professionale, allora, idealmente, dal momento in cui cominci a scrivere il tuo libro a quello in cui lo pubblichi passano 7 settimane.
Questo è un esempio molto ottimista. Il processo di scrittura è molto imprevedibile, quindi la migliore cosa da farsi è aggiungere alcune settimane per situazioni impreviste. Arriviamo quindi a dieci settimane per finire il tuo libro.
L’ultima cosa che rimane da fare è pensare al mercato. Puoi finire il libro in 10 settimane, ma devi pubblicarlo immediatamente?
Sì e no.
Sì, devi pubblicarlo immediatamente se hai già una base di fan su cui puoi contare per comprare il tuo libro. Altrimenti, devi programmarlo a seconda della stagione. Le ricette per l’estate non saranno popolari alla fine dell’estate, per esempio.
Inoltre, la tua guida da viaggio per i luoghi più freddi al mondo potrebbe non essere molto popolare durante l’estate, quando la gente di solito va in vacanza al sole. Quindi, fa’ una ricerca di mercato e nota quando i libri nella tua nicchia sono più popolari e più ricercati dai lettori. Poi decidi quando pubblicare. Se vuoi pubblicare il tuo libro entro Natale, e cominciare a scrivere a marzo, questo ti dà molto tempo per preparare il tuo libro di non-fiction al meglio in vista della pubblicazione. Tuttavia, se è giugno, e stai scrivendo un libro di non-fiction sul come fare una vacanza perfetta, allora pubblicare il tuo libro alla fine di settembre o ad ottobre non è molto utile. Meglio aspettare l’anno successivo e pubblicarlo al momento in cui le persone stanno cercando le soluzioni offerte dal tuo libro, invece che immettere il tuo libro sul mercato.
12. Creare dei traguardi quotidiani e settimanali
Questi traguardi, all’inizio, si riferiscono principalmente allo scrivere e al conteggio parole, ma successivamente si riferiscono anche al processo di revisione, formattazione, ottenere una buona copertina, e tutto il resto. Ma per chi inizia sono necessari dei traguardi quotidiani o settimanali dove deciderai in merito al numero di parole, o alle parti della tua scaletta che coprirai durante un determinato giorno o settimana (o mese).
Puoi scegliere l’uno o l’altro.
Per esempio, la lunghezza media di un libro di non-fiction è di circa 50.000 parole. Se ti decidi per un traguardo di 1000 parole, allora scriverai il tuo manoscritto in due o tre mesi (hai bisogno di qualche giorno libero, giusto?). Oppure, puoi decidere di dividere il tuo lavoro in capitoli e stabilire un limite di parole per ciascun capitolo in modo da mantenere ogni capitolo della stessa lunghezza.
La verità, però, è che ciò non è sempre possibile. La lunghezza dei capitoli dipenderà da quante informazioni ci sono, non da quante parole scrivi. Persino in un romanzo, i capitoli non sono della stessa lunghezza, ed alcuni autori scrivono persino dei capitoli di una sola frase.
Quindi, se hai deciso di scrivere 3000 parole per capitolo, cosa succede quando hai talmente tante informazioni che il capitolo si avvicina a 6000? Oppure, cosa succede quando hai condiviso tutte le informazioni in poco più di 1500 parole? Questo è il motivo per cui durante la stesura devi mantenere tutto flessibile.
D’altra parte, un obiettivo quotidiano di 1000 parole potrebbe essere troppo per te, soprattutto all’inizio. La buona notizia è che, più scrivi, più migliori. Quindi, i tuoi traguardi iniziali potrebbero essere di sole 500 parole al giorno. Ma, abituandoti gradualmente a scrivere tutti i giorni, puoi aumentare quel numero a 750, 1000, 1250, eccetera.
Oppure, puoi tenere un registro quotidiano delle parole che scrivi e creare una tabella settimanale. Potresti pianificare di scrivere un capitolo alla settimana, per esempio, o decidere su quale parte del libro lavorerai durante la settimana, se sarà finito alla fine della settimana, o se continuerà durante la settimana successiva.
E, qualsiasi cosa tu faccia, assicurati sempre di avere un giorno di riposo. Scrivere può essere un processo glorioso, ma anche stancante. Se esageri, potresti provocarti un blocco creativo. D’altra parte, se ti prendi troppi giorni liberi in cui non scrivi affatto, potresti avere difficoltà a ricominciare. Il punto chiave è l’equilibrio, specialmente quando si tratta di progetti lunghi come scrivere un libro.
13. Immagini, tabelle, ed altri elementi assortiti
A seconda dell’argomento del libro ed il problema che risolve, se si tratta di non-fiction, potrebbe essere necessario aggiungere elementi ulteriori, come immagini, illustrazioni, tabelle ed altri elementi simili.
Per esempio, per le guide di viaggio, le immagini sono di dovere. Se invece stai scrivendo un libro di self-help, un’opzione migliore sono dei brevi fumetti illustrati (ancora meglio se divertenti). Un altro esempio è il giardinaggio. Per spiegare un procedimento di piantatura, per esempio, andranno meglio delle illustrazioni. Ma se vuoi mostrare i risultati della suddetta piantatura, un’immagine – una fotografia – sarà l’opzione migliore.
Le tabelle e i grafici possono essere molto aridi e allontanare i lettori dall’esperienza. Dovresti includerli solo se sono strettamente necessari per completare i tuoi contenuti. Altrimenti, è meglio sostituirli con delle infografiche, se le puoi includere, o con dei box di commento con informazioni specifiche.
Terza parte: Revisionare, rifinire e pubblicare il tuo libro
La terza fase del processo di pubblicazione di un libro è tanto importante quanto le altre due. Quando finirai la tua prima bozza, scoprirai che non ti piace affatto. Potresti persino odiarla un po’.
Ed è qua che entra in gioco la revisione. Certo, la tua prima bozza potrebbe aver bisogno di molto lavoro e potresti persino scoprire che non riesci a revisionare ciò che hai scritto.
Il nostro consiglio è quello di provare sempre a fare la revisione da soli.
Puoi imparare a fare la revisione del tuo lavoro usando molti manuali diversi, e una volta che hai capito le basi del revisionare il tuo libro, potresti persino scoprire che la procedura ti piace.
E la revisione la si può e la si deve godere: perché ti sforzerai di rendere la tua prima bozza un manoscritto completamente finito. E tutte le modifiche che farai renderanno il tuo libro una lettura veramente piacevole.
Nella fiction, è sempre meglio prendersi del tempo libero dopo aver finito una prima bozza, per permettere alla tua mente di rilassarsi dallo sforzo dello scrivere il libro. Ti suggeriamo lo stesso per la non-fiction. Sì, hai investito tutte le tue energie nello scrivere il tuo libro, e vuoi pubblicarlo appena possibile, senza prenderti una settimana di vacanza, ma una pausa permetterà alla tua mente di distaccarsi dalla scrittura.
In altre parole, prenderti una settimana di pausa ti permetterà di leggere la tua prima bozza con occhi nuovi. E avrai bisogni di quegli occhi nuovi durante la revisione.
Diamo un’occhiata ai passaggi.
14. Revisioni preliminari
Le revisioni preliminari sono quelle che possiamo definire come il primo ciclo di revisioni sulla tua prima bozza.
Ci saranno altri cicli di revisioni più tardi. Nella tua prima revisione, cercherai le inesattezze. Siamo umani, ed è facile fare errori (mettiamo, per esempio, che ci siano cinque passaggi in un procedimento che stai spiegando, i quali risultano poi essere sette) che non ti sei ricordato di correggere.
Il modo migliore di fare questo è stampare il manoscritto e mettersi a tavolino con una penna rossa o blu. Leggilo bene. Aggiungi dei commenti a margine delle pagine per annotare le modifiche che puoi fare, gli errori da correggere, e, soprattutto, i miglioramenti che puoi apportare. Non aver paura di seguire il tuo istinto – se pensi che cambiare la struttura di un capitolo lo migliorerà, prenditi il tempo per farlo. Poi vedi se funziona oppure no.
Se devi apportare delle modifiche sostanziali, tieni a mente che dovresti fare un’altra revisione preliminare prima di passare al ciclo di revisioni successivo. In questo modo, ti accerterai che tutte le modifiche sono a posto e che non ci sono incongruenze o errori.
15. Revisione su vasta scala
Fare la revisione su vasta scala è revisionare quella che è ora la seconda bozza a diversi livelli.
Il primo livello sono i capitoli. I titoli funzionano, oppure no? Scorrono in ordine, o sono sparpagliati?
Il secondo livello è quello dei paragrafi. Devi accertarti che i paragrafi non siano troppo lunghi. Devi assicurarti che siano concisi e precisi, invece che lunghi e arzigogolati. Accertati che i lettori non si perdano quando li stanno leggendo. Durante questo ciclo di revisioni, devi anche cercare gli errori di grammatica.
Il terzo livello è quello delle frasi. Frasi molto lunghe, che includono molte parole, molte delle quali sono inutili o ridondanti, senza aggiungere nulla al significato generale della frase, sono faticose da leggere, e i lettori probabilmente vorranno buttare via il tuo libro se non riescono a seguire le tue frasi fino alla fine. Quindi, trova le frasi lunghe e cerca di accorciarle.
Il quarto livello è quello delle parole. Parole con errori di ortografia, parole sbagliate, omonimi ed omofoni, sono facili da confondere e si identificano facilmente. Un’altra cosa da cercare a questo livello di revisione sono le parole ripetute. Anche queste sono facili da identificare e possono venir cambiate facilmente per rinfrescare il tuo contenuto.
16. Ingaggiare un redattore professionista
Se tutti questi livelli di revisione sembrano richiedere moltissimo lavoro – ed è così – allora potrebbe essere meglio ingaggiare un redattore di libri freelance professionista. Costui si accerterà che:
- Il tuo manoscritto sia revisionato entro una determinata scadenza.
- Il tuo stile sia adatto al tuo genere, categoria, nicchia, o argomento.
- Non ci siano errori di grammatica, di ortografia, o parole sbagliate.
- Non ci siano buchi nell’intreccio o incongruenze, se hai scritto un romanzo.
- Tutti gli altri lavori di revisione, eccetto la revisione preliminare, siano portati a termine.
Un redattore professionista noterà anche le incongruenze – tuttavia, per aumentare le possibilità che il redattore conosca bene i termini e le parole che si usano nella tua nicchia, puoi cercare un redattore professionista che abbia esperienza nello stesso genere o nicchia. Se però questo non è possibile, dovresti comunque portare a termine autonomamente il tuo primo ciclo di revisione.
17. Rifinire la scrittura
Questo ciclo di revisioni serve ad aggiungere un ulteriore livello alla tua stesura. Invece di cercare gli errori, lavorerai sul correggerli. Le frasi che sono troppo lunghe e hanno bisogni di essere aggiustate, le parole ripetitive, e tutti gli altri errori che dovrebbero essere corretti. Il manoscritto dovrebbe essere ora molto più leggibile, rispetto alla prima bozza.
Ma sta’ attento a non esagerare. Parolone sconosciute alla maggior parte dei lettori vanno bene se sono sparse qua e là nella scrittura, ma, se le usi costantemente, potrebbero avere un effetto negativo – specialmente perché i lettori potrebbero non sapere nemmeno cosa vogliano dire. Vuoi davvero che i tuoi lettori abbiano bisogno di un dizionario per capire ciò che stai dicendo?
Per questa ragione, il tuo compito è cercare di comunicare le stesse idee con meno parole, soprattutto se il paragrafo è troppo lungo, o se la frase è troppo complicata. No, non stiamo dicendo che questo è il momento di riscrivere completamente il tuo manoscritto con parole diverse. Quel che stiamo dicendo è di fare attenzione a quelle frasi che possono alienare il lettore dall’esperienza della lettura. Se vuoi coinvolgere i lettori, non alienarli dalle tue parole.
18. Trovare dei lettori beta
Dei lettori beta sono solo questo: persone che leggeranno il tuo libro e ti daranno un’opinione su di esso, prima che il libro riceva la revisione finale e venga pubblicato. I lettori beta possono essere chiunque, amici, familiari, o persino alcuni dei tuoi follower.
I lettori beta dovrebbero cercare le incongruenze, gli errori di grammatica o ortografia, e le parole ripetute. In altre parole, dovrebbero fare le stesse cose che fai tu, o che fa il tuo redattore, ma dal punto di vista del lettore.
I tuoi lettori beta dovrebbero però anche darti un parere sull’esperienza di lettura, e dovrebbero darti la loro opinione onestamente. Chiedi loro se riescono a stabilire una connessione con te come autore, se hanno trovato utile il tuo libro, e, in definitiva, se hanno trovato piacevole l’esperienza di lettura.
Ricorda il tuo scopo, quello che hai stabilito durante il primo passaggio della nostra guida, e chiedi ai tuoi lettori se l’hai raggiunto. Non ha importanza se lo scopo che hai stabilito per il tuo libro di non-fiction sia aiutare, divertire, o entrambi. Sulla base del loro parere, cerca di capire se lo scopo è stato raggiunto. Se no, hai ancora tempo di fare delle modifiche.
19. Revisione finale prima della pubblicazione
Questa è la revisione finale dove ti assicuri che tutto sia perfetto. Puoi farla in diversi cicli, tanti quanti siano necessari. È importante notare che, dopo questa, non ci saranno più altre modifiche. Se ti stai autopubblicando in formato e-book, puoi salvare la bozza finale come ultimo passaggio prima di caricare il file.
Questa è una revisione generale dove, invece di cercare gli errori, ti metti a sedere e leggi il tuo lavoro lasciando che siano gli errori a colpirti. Poiché il manoscritto è stato rifinito per bene, forse persino modificato per incorporare il parere dei tuoi lettori beta, non hai bisogno di cercare errori e leggere tutto in dettaglio, perché verrai colpito persino dal più piccolo errore.
20. Copertina professionale
Molti scrittori e professionisti credono di poter creare un’ottima copertina per il proprio libro. Conoscendo un po’ i programmi per manipolare foto ed immagini, credono di poter realizzare una copertina che sia accattivante ed originale.
Tuttavia, niente può sostituire una copertina professionale realizzata da un artista. Se te lo puoi permettere, fa’ leggere il tuo libro ad un artista e chiedigli di progettare la tua copertina, oppure spiegagli meglio che puoi il libro, il contenuto e l’argomento. Spiega all’artista ciò che vuoi ottenere e lasciagli progettare la tua copertina.
Fidati, un artista creerà per il tuo libro una copertina migliore di quella che avresti fatto tu, a meno che tu stesso sia un artista. Gli devi però spiegare l’argomento nel migliore dei modi. Devi fargli sapere qual è il tuo scopo, o il problema che stai cercando di risolvere, e che contenuto rappresenta. Ti assicurerai che l’artista sia capace di coglierlo sulla copertina.
21. Biografia d’autore professionale per un libro di non-fiction
Se hai scritto un libro di non-fiction, la biografia deve includere la tua esperienza dell’argomento. Se si tratta di cibo sano, parla di come e quando la tua vita è cambiata da quando hai iniziato a seguire quella specifica dieta.
Accertati di rendere noto:
- Chi sei.
- Dove hai studiato ed imparato ciò che stai presentando.
- Quanti anni di esperienza hai.
- Da quanto tempo stai scrivendo sul tuo blog.
- Il tuo sito internet e come raggiungerti sui social media.
La tua biografia deve anche includere una tua fotografia personale, ovviamente. Inoltre, accertati di rendere la tua biografia breve e concisa, piuttosto che lunga e verbosa.
22. Pubblicare il tuo libro
Il processo di pubblicazione del tuo libro di non-fiction non sarà in mano tua se hai ottenuto un contratto con una casa editrice. Questo significa che non avrai nessun controllo sul prezzo del libro. A seconda del tuo contratto editoriale, potresti ottenere un anticipo, oppure potresti ricevere un pagamento quando il libro viene pubblicato e comincia a vendere. Anche la data di pubblicazione dipende dalla casa editrice. Quindi, potresti aver preferito che il tuo libro fosse pubblicato prima di Natale, ma la casa editrice potrebbe aver fissato la data a più tardi.
Quando ti autopubblichi, sei in controllo di tutto, dal prezzo alla data di pubblicazione. Ci sono molte piattaforme online per l’autopubblicazione. Alcune sono proprietà di Amazon, come CreateSpace e Kindle Direct Publishing (KDP), che ti permettono di presentare un e-book da qualsiasi parte del mondo. CreateSpace ti permette persino di pubblicare a stampa. C’è poi iBooks (iTunes), Nook (Barnes & Noble), Kobo, e Draft2Digital – che vende alle tre piattaforme precedenti e ad altre, meno famose.
L’autopubblicazione è gratuita solo in maniera relativa, quindi, quando ti autopubblichi, tieni a mente i punti seguenti sui numeri ISBN:
- Potresti dover pagare per il tuo ISBN se il rivenditore te lo chiede.
- Amazon (KDP) non ha bisogno di un ISBN perché assegna un numero ASIN (numero di catalogo Amazon Kindle).
Una soluzione alternativa che potresti considerare se non ti senti a tuo agio con l’autopubblicazione, e se hai le risorse economiche per farlo, è lavorare con una compagnia di autopubblicazione che si prenda cura della procedura al posto tuo.
23. Promuovere il libro prima e dopo la sua uscita
La promozione del libro prima della sua uscita può essere fatta sul tuo blog. Puoi anche partecipare ad un tour promozionale, specialmente nei tour della tua nicchia. Inoltre, accertati di promuovere il libro che sta per uscire sui social media, con piccoli frammenti e con commenti divertenti. Aiuta a creare un passaparola e assicurati che molti potenziali lettori sappiano che il tuo libro verrà presto pubblicato.
Puoi rivelare la copertina un po’ prima della data di pubblicazione. Inoltre, assicurati di avere un estratto disponibile sul tuo sito internet, oltre a dei piccoli paragrafi che siano di grande rilevanza per il contenuto.
Quanto alla promozione successiva alla pubblicazione del libro, pensa a ciò che hai da offrire. Per esempio, puoi offrire una lettura del tuo libro, se il tuo lavoro è un romanzo, o un seminario, se il tuo libro è di non-fiction? Parteciperai a vari eventi in aree diverse, oppure puoi creare una comunità o forum sul tuo sito internet per i tuoi follower?
Conclusione
Siamo arrivati alla fine della nostra breve guida su come scrivere il tuo primo libro. Il primo libro è sempre difficile, per tutti gli autori, e dopo avercela fatta una volta, quella successiva sarà più facile. Almeno, avrai fatto esperienza di come si fa, e troverai dei modi facilitarti il processo.
Un’altra cosa che puoi fare è preparati al meglio per scrivere il tuo libro. Ci sono molti suggerimenti e trucchi che puoi usare per scrivere, molti modi diversi di presentare le informazioni, e più impari, più migliori nello scrivere. Scrivi sempre di più per migliorare.
Non dimenticare le opportunità che si presentano con la pubblicazione del tuo primo libro. Se riuscirai a ritagliarti uno spazio nel tuo genere o nicchia, avrai la piattaforma perfetta su cui contare per il tuo libro successivo. Molti scrittori continuano a scrivere all’interno dello stesso genere o nicchia, sviluppando una serie di libri, o scrivendo titoli che appartengono alla stessa categoria, ma come lavori a sé stanti.
Puoi fare lo stesso. Con ogni libro, puoi offrire ciò che sai ai tuoi lettori, e la tua relazione con i lettori crescerà, così come crescerà il numero dei tuoi follower. Quando avrai pubblicato più di un libro, i lettori saranno più propensi a comprare i tuoi libri, anche se non ti stanno seguendo sui social media.
Tuttavia, perché questo accada, devi iniziare dal primo libro. Il primo libro sarà il pilastro della tua carriera come scrittore professionista.
E in quanto tale, devi assicurati di fare del tuo meglio per renderlo la miglior versione possibile di te stesso. Sarà, dopo tutto, la tua presentazione al mondo.
Buona fortuna!
Georgina Roy wants to live in a world filled with magic. As a screenwriting student, she is content to fill notebooks and sketchbooks with magical creatures and amazing new worlds. When she is not at school, watching a film or scribbling away in a notebook, you can usually find her curled up, reading a good urban fantasy novel, or writing on her own.